E’ una stretta di mano storica, quella che decreta più di ogni altra immagine l'inizio del disgelo tra Usa e Cuba, annunciato lo scorso dicembre. Al vertice delle Americhe che si tiene a Panama, davanti ad altri 33 capi di Stato, Barack Obama e Raul Castro si sono incontrati brevemente, scambiando alcune battute e stringendosi ripetutamente la mano.
I due non si salutavano in questo modo dal 2013, quando si incontrarono al funerale di Nelson Mandela in Sudafrica. Si sa che avevano avuto una conversazione telefonica a dicembre, prima che venisse avviato il processo per ristabilire le relazioni tra Washington e l’Avana.
Oggi, la svolta, con la partecipazione per la prima volta di Cuba al vertice delle Americhe. Dovrebbe arrivare a breve anche la proposta del dipartimento di stato statunitense di togliere il Paese dalla lista nera dei paesi che sponsorizzano il terrorismo, una lista di cui lo stato caraibico fa parte dal 1982. È il presidente a dover accettare la richiesta. A seguire il Congresso ha 45 giorni di tempo per approvare la decisione.
Secondo un sondaggio della compagnia Bendixen & Amandi quasi l’80% dei cubani ha un’opinione positiva del presidente statunitense Barack Obama. Raul e Fidel Castro raccolgono invece rispettivamente il 47 e il 44% delle simpatie. I cubani sono invece scettici sul fatto che il disgelo con Washington porti a cambiamenti economici e politici sull’isola.
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