lunedì 9 marzo 2015

I paradossi dello stato italiano

Secondo un dossier della lega antivivisezione, i circhi, condannati per lesioni e crudeltà contro gli animali, ottengono i soldi pubblici del Fondo unico dello spettacolo.
La legge prevede che i circhi non possano essere beneficiari di finanziamenti pubblici, se condannati in via definitiva per maltrattamento di animali o se riconosciuti colpevoli di violazioni di disposizioni normative statali e dell'Unione Europea in materia di protezione degli animali ma anche questa norma è puntualmente disattesa.
Il circo Aldo Martini, condannato per sevizie nei confronti di una giraffa, ha ricevuto 92 mila euro, racconta il dossier. Il circo Città di Roma, condannato in via definitiva per aver detenuto elefanti in condizione di quasi immobilità ha ottenuto quasi 300 mila euro. Il circo Folloni condannato per aver immobilizzato un elefante sotto il tendone a una tavola di legno di mq 6 circa, legandolo con due catene (una alla zampa anteriore sinistra, l'altra alla zampa posteriore sinistra) fissate alla tavola ha ottenuto 70 mila euro di soldi pubblici.
Ma la lista è ancora lunga. Il circo Darix Togni ha ricevuto 518 mila euro, il circo Caroli 53 mila euro, il circo Medrano 1.884.483 euro, l'American Circus 1.447.228 euro e il circo Martin 68 mila euro.

E c'è anche un altro paradosso. Se sono tanti i soldi per i circhi con animali, paiono invece inesistenti quelli da destinare alla "riabilitazione" degli animali sequestrati in seguito ad inchieste sui maltrattamenti. "Durante l'iter processuale, infatti, gli animali posti legalmente
sotto sequestro preventivo, vengono spesso affidati dalle procure allo stesso circo indagato per maltrattamento, a causa dell'assenza dei centri di recupero che dovrebbero ospitarli e riabilitarli, e dei finanziamenti pubblici per provvedere al loro sostentamento.






articolo tratto da repubblica.it

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