sabato 14 marzo 2015

Kryžių Kalnas, la collina delle croci, Lituania

Il cuore della Lituania aperto all'Altissimo. E' con queste parole che il cardinale Vincent Sladkevicius definì questa singolare quanto suggestiva collinetta, simbolo della religiosità di un popolo e della sua resistenza ai tentativi di invasione russi.
la collina è un'altura della città lituana di Siauliai, quarta città più popolosa del paese. Luogo di pellegrinaggio e meta turistica che testimonia la sofferenza di un popolo per affermare la propria identità religiosa. 

Le prime croci vennero collocate per commemorare le vittime degli scontri del 1831 e del 1863 tra la popolazione lituana, che protestava contro le vessazioni del regime zarista, e le autorità russe. Molti lituani persero la vita nel tentativo di dare alla propria nazione la libertà dal regime russo. Nel 1930 comunque, la collina era adornata da poco più di 130. Il numero tese a salire a partire dalla seconda metà del 20 secolo in concomitanza coi tentativi della Russia di conquistare il territorio (1944-1990).
Le croci divennero talmente tanto numerose che il governo di Mosca, per tre volte le fece abbattere con le ruspe. Ma ogni volta, i cittadini di Siauliai, le riportavano sulla collina. 
Probabilmente oggi ci sono più di 400 mila croci e sono di vario materiale ( dal legno al ferro alla plastica ) e di varie dimensioni. 
E sono lì a rappresentare l'indole di un popolo che non si è mai arreso e che ha lottato per vedere riconosciuta la propria libertà.

Anche Papa Giovanni Paolo II si recò alla collina delle croci durante la sua visita alla Lituania nel settembre del 1993. Donò al popolo una croce con base in granito su cui ringrazia i lituani per il loro attaccamento religioso e la loro fede.


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